Il Distretto di Maramures

Il Distretto di Maramures

La Romania è una nazione della quale vi abbiamo già parlato durante gli ultimi mesi mostrandovi le sue bellezze naturali ma anche imponenti e ben conservate costruzioni storiche come nel nostro articolo riguardante la Regione della Bucovina e nell’altro riguardante il Castello di Peles.

In effetti questa nazione non è ancora stata inserita negli itinerari dei grandi tour-operator mondiali nonostante offra molte località da vedere ed ammirare, località che hanno delle particolarità praticamente uniche che hanno attirato l’attenzione di The Golden Scope.

La nostra destinazione odierna fa parte della Regione della Transilvania, resa famosa in tutto il mondo dal fatto che nel 1897 Bram Stoker la scelse come ambientazione del suo celeberrimo romanzo sulla vita del Conte Dracula.

In questa regione, che comprende quasi la metà del territorio rumeno, si trova il Distretto di Maramures, una area ricca di singolarità che affondano le loro radici nella cultura e nelle tradizioni della popolazione locale rendendola tutta da scoprire per i turisti che scelgono di visitarla.

Questo distretto, uno dei 41 che compongono la Romania, si trova nella parte nord/occidentale del paese ed ha una popolazione di poco più di mezzo milione di abitanti dei quali circa l’80% e rumeno mentre il rimanente 20% è composto prevalentemente da ungheresi e ucraini.

Sicuramente la particolarità più “vistosa” ha origine dal fatto che nella zona esistono da sempre degli eccezionali artigiani del legno ed è proprio grazie a loro che principalmente nel capoluogo del distretto, il comune di Baia Mare, esistono delle meravigliose chiese, che sono sotto la tutela dell’UNESCO, interamente realizzate in legno senza alcun utilizzo di chiodi ma con una tecnica ad incastro…

L’altra particolarità è veramente unica al mondo ed è rappresentata, perdonate l’apparente bisticcio di parole che segue, dal “Cimitero Allegro”. Questo cimitero si trova a pochi chilometri dalla cittadina di Sighetu Marmatiei e più precisamente nel villaggio di Sapanta, nei pressi del confine con l’Ucraina.

L’aspetto unico di questo luogo sta nel fatto che, come da tradizione locale, la morte è accolta con i colori vivaci delle lapidi artigianali in legno che sovrastano le tombe e sulla maggior parte delle quali vengono riportate delle barzellette e degli epitaffi satirici che descrivono in modo assolutamente divertente episodi della vita del defunto perché da lungo tempo in questo villaggio la morte viene considerata un allegro inizio e non una triste fine…

 

I   V I D E O

 

 

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