L’isola remota di Tristan da Cunha

Tristan da Cunha

Trascorrere una vacanza in uno dei tanti rinomati luoghi disseminati sul nostro pianeta è una cosa abbastanza comune ma certamente è meno comune farlo in una località remota quasi sconosciuta dove, quindi, non ci si imbatte nei gruppi turistici organizzati.

Me le località remote da scoprire con una avventurosa vacanza non si trovano solo sulla terraferma dei continenti, anzi sicuramente possono considerarsi più remote le isole, gli atolli e le isolette bagnate da mari e oceani spesso impetuosi.

Soggiornare in uno di questi luoghi è una esperienza avventurosa che inizia già con il doverli raggiungere, soprattutto se si tratta di una isola lontana dalle coste e posizionata nel bel mezzo di un oceano come la nostra destinazione odierna: l’Isola di Tristan da Cunha.

Tristan da Cunha è l’isola principale del piccolo omonimo arcipelago e si trova proprio nel centro della parte meridionale dell’Oceano Atlantico in una posizione quasi equidistante a oriente dal continente africano e ad occidente da quello sudamericano.

Pensate che l’isola dista 2.810 chilometri da Città del Capo che rappresenta la terraferma più “vicina” per cui è chiaro che anche il solo raggiungere questo luogo remoto è già un’avventura dato che occorrono circa 6 giorni di navigazione.

Questa isola di origine vulcanica, che è l’unica abitata dell’arcipelago, geograficamente fa parte dell’Africa ed è istituzionalmente un territorio d’oltremare del Regno Unito per cui la lingua ufficiale, parlata dai poco meno di 300 abitanti, è l’inglese.

Le parole servono a poco, meglio le foto ed il video, per descrivere questo lembo di terra che, ovviamente, non è provvisto di aeroporto né di porto e viene raggiunto da una nave ogni 5/6 settimane, tutti aspetti per i quali viene considerato uno degli insediamenti umani più remoti al mondo.

Nel 1961, dopo una serie di eruzioni e terremoti tra agosto e settembre, l’intera popolazione dell’epoca, 264 isolani e 26 non residenti, fu evacuata nel mese di ottobre e, attraverso Città del Capo, condotta in Gran Bretagna. L’inverno successivo una spedizione della Royal Society dette parere favorevole alla ricostruzione e ripopolazione di Tristan da Cunha che quindi oggi, con orgoglio dei suoi coraggiosi abitanti, fa parte a pieno titolo della ristretta cerchia delle isole abitate più remote del nostro pianeta.

 

I L   V I D E O

 

(Tutte le foto sono prese da Google.com, tutti i video sono presi da YouTube.com, e tutti appartengono ai rispettivi proprietari originali-Non possediamo nessuna delle foto e nessuno dei video che pubblichiamo-Rimozione su richiesta)

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