Sperlinga, il borgo nella roccia
La Sicilia è la più grande isola italiana ma anche la più grande del bacino del Mediterraneo. La maggior parte del territorio della regione è costituita dall’isola principale mentre quella rimanente comprende gli arcipelaghi delle Eolie, delle Egadi e delle Pelagie e le isole di Ustica e Pantelleria.
La regione siciliana è anche la più estesa d’Italia e comprende, come si può facilmente dedurre da quanto abbiamo sopra menzionato, meravigliose bellezze marine ma anche suggestive aree interne naturali e diversi siti storici.
Oggi ci rechiamo proprio in uno di questi ultimi e più precisamente nella Sicilia centrale, in un territorio ricco di bellezze naturali come i Monti Nebrodi e le Madonie a poco meno di 50 chilometri dal capoluogo di provincia più alto d’Italia e cioè Enna che si trova a 931 metri sul livello del mare.
Sperlinga è un centro abitato di quasi novecento abitanti che si trova ad una altitudine di 750 metri. Il suo nome deriva etimologicamente dalla lingua greca e significa “spelonca”, cioè grotta, soprattutto perché il suo territorio è caratterizzato da numerose grotte scavate nella roccia arenaria.
Ma, a parte le grotte che rappresentano le abitazioni di epoche remote, questo stupendo borgo sembra essere letteralmente nato dalla roccia sulla quale poggiano le costruzioni che, viste da lontano, sembrano quasi essere aggrappate alle stesse per non franare a valle…
Il primo documento storico che cita Sperlinga riguarda il Conte Ruggero e risale al 1082 ma il borgo feudale nato intorno al castello normanno ha iniziato ad espandersi a partire dal 1597 quando il re Filippo II concesse a Giovanni Natoli il titolo di Principe di Sperlinga dando luogo all’omonimo principato.
Data la sua posizione privilegiata in cima ad un rilievo, sia il borgo che il castello normanno che lo domina offrono ai visitatori un meraviglioso panorama che consente di osservare tutto il territorio impervio del cuore della Sicilia e che farebbe la gioia di tanti appassionati di fotografia.
Sperlinga, il borgo nella roccia è uno di quei luoghi unici che tutti dovremmo poter visitare almeno una volta nella vita, un borgo che fra i vari aspetti che lo caratterizzano ha anche una produzione artigianale molto speciale e cioè quella delle cosiddette “frazzate”, degli artistici tappeti multicolori tessuti a mano su vecchi telai in legno che rappresentano un perfetto connubio fra cultura, storia e tradizioni popolari siciliane.
I L V I D E O
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