L’Eremo di Santa Caterina del Sasso

Eremo di Santa Caterina del Sasso

Il Lago Maggiore è il secondo in Italia, dopo il Lago di Garda, per quanto riguarda la superficie ma anche il secondo lago italiano, dopo il Lago di Como, per quanto riguarda la profondità ma ognuno di questi tre laghi ha la sua “personalità” che viene fuori dalle numerose bellezze naturali che li caratterizzano.

Inoltre il Lago Maggiore, chiamato anche Verbano, ha circa l’80% della sua superficie in territorio italiano e più precisamente nelle province di Verbano-Cusio-Ossola, Varese e Novara ed il rimanente 20% in Svizzera, nel Canton Ticino.

 

Diverse sono le isole del suo bacino ma certamente le più famose sono le Isole Borromee fra le quali spiccano l’Isola Madre e l’Isola Bella che custodisce gelosamente nel suo museo una piroga preistorica, scoperta nell’800, suggestiva testimonianza delle antiche origini della navigazione in queste acque.

Molte sono anche le accoglienti località disseminate lungo i circa 170 chilometri delle sue sponde e noi abbiamo scelto di mostrarvene una molto particolare e rilassante che si trova sulla sponda orientale del lago e che fa parte di Leggiuno, un comune di circa 3.600 abitanti in provincia di Varese noto come località turistica.

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso è uno stupendo monastero sorto nel XII secolo a strapiombo sulla riva orientale del Lago Maggiore e, osservandolo da lontano, sembra quasi aggrapparsi alle rocce per non finire nelle acque sottostanti.

La tradizione racconta che le sue origini risalgono a quell’epoca quando un mercante di nome Alberto Besozzi, scampato ad un naufragio nelle acque del lago, fece voto a Santa Caterina di Alessandria di ritirarsi a vita in preghiera in una grotta di quelle sponde del Lago Maggiore dove fece costruire una cappella in onore della Santa ancora oggi individuabile sul fondo della chiesa.

In seguito, nel XIV secolo, fu poi costruito il complesso monastico con le due chiese che nel corso dei secoli fino ad oggi è stato custodito e curato da diversi ordini di frati, dai Domenicani ai Benedettini e ai Carmelitani mentre nei nostri tempi è retto da alcuni Oblati benedettini.

Visitarne gli splendidi interni, affacciarsi sul lago dal complesso monastico per godere del paesaggio mozzafiato, tutto ciò è possibile solo raggiungendo l’eremo a piedi percorrendo una scala che lo collega alla piccola frazione di Quicchio o con la Navigazione del Lago Maggiore grazie ad un approdo realizzato recentemente mentre dal 2010 è funzionante un ascensore interamente realizzato nella roccia, tutti aspetti che contribuiscono ad accrescere ulteriormente il fascino di questo luogo mistico.

 

I   V I D E O

 

 

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