Il Parco Naturale dei Nebrodi
La Sicilia è una meravigliosa isola non solo perché è la più grande del bacino del Mare Mediterraneo ma anche e soprattutto perché è una terra ricca di storia. Basti pensare che le più antiche tracce umane sull’isola risalgono al 12.000 a.C. e anticamente è stata colonizzata da grandi popoli come i Fenici, i Greci e i Romani.
Inoltre la sua ricchezza naturale offre splendide località come le Isole Eolie, le Egadi e le Pelagie, l’Isola di Pantelleria e quella di Ustica, il maestoso vulcano attivo Etna che dal 2013 è stato inserito dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Ed è proprio sui rilievi montuosi dell’isola che oggi The Golden Scope ha scelto di portarvi, più precisamente su quelli dove si trova, con i suoi oltre 88.000 ettari di territorio, la più grande area naturale protetta siciliana: il Parco Naturale Regionale dei Nebrodi.
Il parco, istituito il 4 agosto del 1993, deve il suo nome ai Monti Nebrodi che, assieme al Massiccio delle Madonie ad ovest ed ai Monti Peloritani ad est, costituisce l’Appennino siculo con cime come quella del Monte Soro che supera i 1.800 metri di altitudine.
La zona del parco, contrariamente al resto della Sicilia, ha un clima fresco d’estate e freddo durante l’inverno con temperature medie annue che nella media e alta montagna oscillano fra gli 8 e i 10 gradi, aspetto questo che richiama molti turisti siciliani in cerca di sollievo durante le calde estati dell’isola.
Infatti anticamente gli arabi definirono i Nebrodi “una isola nell’isola” perché notarono la differenza fra quei paesaggi ricchi di boschi, ruscelli, laghetti e tranquilli pascoli in quota e la classica e più conosciuta immagine di una Sicilia arsa dal sole e, quindi, arida come la vicina Africa del Nord.
La parola Nebrodi deriva dal greco Nebros che vuol dire cerbiatto dato che in passato popolava in gran numero la zona. Oggi, comunque, sono presenti nel parco diverse altre specie fra le quali il suino nero dei Nebrodi, il cinghiale, il gatto selvatico e la volpe oltre a circa 150 specie di uccelli fra le quali vi segnaliamo lo Sparviero, il Falco pellegrino e l’Aquila reale.
Il grande e suggestivo Parco Naturale Regionale dei Nebrodi include nel suo territorio ben 23 comuni di 3 diverse province e cioè Messina, Catania ed Enna, che vanno dalle zone caratterizzate dai rilievi fino a quelle litoranee, aspetto che regala ai visitatori una varietà di ambienti e di paesaggi che rendono molto piacevole l’esplorazione di questa area naturale protetta della meravigliosa Sicilia.
I L V I D E O
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